Introitus: Ad te levavi

03 dicembre 2023

Ad te levavi

I domenica di Avvento
Ad te levávi ánimam meam: Deus meus in te confído, non erubéscam: neque irrídeant me inimíci mei: étenim univérsi, qui te exspéctant, non confundéntur. (A te, Signore, elevo l’anima mia, Dio mio, in te confido, che io non arrossisca. Chiunque spera in te non resti deluso) – cfr. Sal 24,1-3 Vulg.

L’Avvento inizia con l’antifona tratta dal salmo 24 e ne rispetta la struttura acrostica: ogni versetto del salmo inizia mantenendo la successione delle lettere dell’alfabeto ebraico. La prima lettera è dunque una A, per ricordarci che Cristo è «Alfa e Omega, Principio e Fine» (Ap 22,13). L’anonimo compositore medievale volle evidenziare musicalmente con una clivis liquescente (detta cephalicus) sulla A che, per elevare l’anima a Dio, bisogna scendere; poi la salita alla dominante è uno slancio di fiducia in Dio. Le tre tristrophæ sulla dominante sembrano rinforzare le negazioni (non e neque): Dio non voglia che abbiamo a vergognarci e diventare oggetto di irrisione, «gettati via e calpestati dagli uomini» (Mt 5,13). È esattamente quello che succede quando il Signore ci lascia «vagare lontano dalle Sue vie e lascia indurire il nostro cuore» (Is 63,17). Il Tempo Liturgico ci chiama alla conversione, ci rassicura che «tutti coloro che attendono il Signore non restano delusi» [universi qui te exspectant non confundentur].
Avvento è tempo di attesa, e ogni attesa è animata da speranza e da timore. Ma la venuta del Redentore va preparata con la vigilanza: «Lo dico a tutti: Vigilate» [gregorèite] (Mc 13,37). La vigilanza cristiana non è l’insonnia: anche le vergini prudenti «si assopirono tutte e dormirono» (Mt 25,5). La vigilanza è prudenza: quella stessa prudenza che spinse le vergini sagge a portare con sé «anche dell’olio in piccoli vasi» (Mt 25,4) e che e che ci fa cogliere ogni kairòs (Mc 13,33), ogni opportunità di grazia che il Signore dissemina nella nostra esistenza. Noi non conosciamo la durata dell’attesa (cfr. Mc 13,35). Ma possiamo essere sempre pronti ad accogliere il ritorno del Signore. Come lo è il «portinaio vigilante» (Mc 13,34). Come lo è ogni madre che si sveglia al primo vagito del suo Bambino.


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