Mercoledì delle Ceneri
Miseréris ómnium, Dómine, et nihil odísti eórum quæ fecísti, dissímulans peccáta hóminum propter pæniténtiam, et parcens illis: quia tu es Dóminus Deus noster (Hai compassione di tutti, Signore, e nulla disprezzi di ciò che hai creato, non tieni conto dei peccati degli uomini, in vista del pentimento, e li perdoni, perché tu sei il Signore Dio nostro.) cfr. Sap 11,24.25.27. Vulg.La bellissima antifona con cui la Chiesa inaugura il cammino quaresimale (un “centone” dal libro della Sapienza) illumina il nostro rapporto con Dio, il quale «non disprezza nulla di ciò che ha creato»: Miserere omnium, dissimulare peccata, parcere hominibus. Nella parola miserere è racchiusa la forza terapeutica con la quale Dio ci invita a lasciarci riconciliare con Lui. In forza del rapporto personale con Lui, la vera conversione, diventiamo anche noi capaci di non tener conto dei peccati altrui. E quale differenza dal Grande Accusatore che, invece, continuamente “suona la tromba” per divulgare sia i peccati che i presunti meriti. Con un unico scopo: suggestionarci fino a farci credere la grande menzogna, che Dio disprezza proprio quegli uomini che è venuto a salvare.
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