V domenica per annum
Veníte, adorémus Deum, et procidámus ante Dóminum: plorémus ante eum, qui fecit nos: quia ipse est Dóminus Deus noster (Venite, adoriamo Dio, e prostriamoci davanti al Signore: piangiamo davanti a lui, che ci ha creati: perché egli è il Signore nostro Dio) – cfr. Sal 94,6-7«Venite, prostriamoci, adoriamo e piangiamo» sono i verbi che, nell’Antifona, delineano il nostro stare davanti a Dio Signore. Pur nella sobrietà del linguaggio, possiamo notare la ridondanza espressa dal chiasmo «Deum Dominum – Dominus Deus». Dio che deve davvero essere il Centro, il Signore della nostra esistenza. Ma se è davvero Lui il nostro Signore, allora il frutto del nostro cammino, della nostra adorazione e delle nostre lacrime è inequivocabilmente un agire misericordioso, pieno di buoni frutti. Il fuoco dello Spirito arde consumando e dissolvendo la nostra esistenza, e trasformandola in luce che brilla davanti agli uomini. Come l’olio della lampada, come il sale della terra.
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