Quarta domenica di Pasqua
Misericórdia Dómini plena est terra, allelúia: verbo Dei caeli firmáti sunt, allelúia, allelúia, allelúia (Della misericordia del Signore è piena la terra, alleluia; dalla sua parola furono fondati i cieli, alleluia, alleluia, alleluia) – Cfr. Sal 32, 5.6. Vulg.Nella Quarta domenica, il Vangelo ci offre l’icona del Buon Pastore. Protagonista del brano è la voce, vocabolo che in poche righe compare ben quattro volte. Voce che permette di distinguere il pastore dai ladri e dai mercenari, voce che chiama, voce che viene ascoltata dalle «Sue» pecore. Per gli altri è una voce qualsiasi. Ma quella Voce ha uno scopo ben preciso: portare la misericordia del Signore su tutta la terra. È la voce del pastore che precede e attira le pecore a «pascoli erbosi e ad acque tranquille». Non quella del “grande accusatore”. È la voce che ci fa ben intendere che la Parola, mentre ha creato la terra, ha radicato nella creazione stessa il fondamento della sua Legge. E allora quella Parola, «più tagliente di ogni spada a doppio taglio» (Eb 4,12), è in grado di «trafiggere il cuore» (At 2,37), premessa indispensabile per uscire al pascolo di una vera conversione. Proprio come la lancia del centurione, che fu necessaria per far scorrere dal cuore trafitto la misericordia che avrebbe inondato il mondo.
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